domenica 14 giugno 2009

Un economia con al centro l'uomo integralmente:UN INTERESSE DI TUTTI

In questo periodo di crisi mondiale abbiamo spesso sentito come il Papa abbia affermato che la causa è da far risalire all' avidita' di alcune persone che hanno posto quindi avanti a tutto gli interessi personali a quelli del bene comune.

Come questa situazione possa avere ricadute e conseguenze terribili anche nel quotidiano più spicciolo è sotto l'occhio di tutti coloro che vivono una vita normale : prezzi per l'acquisto delle case alle stelle, perdita sul terreno finanziario e del risparmio , difficoltà di occupazione .

Ritengo che come sotto ci invita il Papa, solo riprendendo in mano integralmente cio' che è l'uomo e quali sono i suoi desideri anche coloro che sono tentati da forti velleità potranno non vedersi crollare un castello che non sapevano fondato sulla sabbia . E' meglio per loro prima di tutto.. e quindi anche per ognuno .


Ai convegnisti della Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice il Papa parla della sua prossima enciclica sociale Sono lieto di apprendere che avete esaminato, in particolare, le interdipendenze tra istituzioni, società e mercato partendo, in accordo con l'Enciclica Centesimus annus del mio venerato Predecessore Giovanni Paolo II, dalla riflessione secondo la quale l'economia di mercato, intesa quale "sistema economico che riconosce il ruolo fondamentale e positivo dell'impresa, del mercato, della proprietà privata e della conseguente responsabilità per i mezzi di produzione, della libera creatività umana nel settore dell'economia" (n. 42), può essere riconosciuta come via di progresso economico e civile solo se orientata al bene comune (cfr. n. 43). Tale visione però deve anche accompagnarsi all'altra riflessione secondo la quale la libertà nel settore dell'economia deve inquadrarsi "in un solido contesto giuridico che la metta al servizio della libertà umana integrale", una libertà responsabile "il cui centro è etico e religioso" (n. 42). Opportunamente l'Enciclica menzionata afferma: "Come la persona realizza pienamente se stessa nel libero dono di sé, così la proprietà si giustifica moralmente nel creare, nei modi e nei tempi dovuti, occasioni di lavoro e crescita umana per tutti" (n. 43).