lunedì 6 settembre 2010

Omelia di Domenica per Leone XIII:insegnamento per ascoltare la Parola e arrivare ad una Sapienza Cristiana e fermento nella società

Frasi dall'omelia della messa domenicale del Papa al paese natale di Leone XIII.

Sono contento di trovare questo paragone tra la Scrittura e l'accoglienza con la circostanza che sta vivendo il Papa.
E' molto di utilità per adottare lo stesso metodo di fronte a circostanze della vita.
Una Omelia utile per il metodo che ci offre e per vedere la vita attraverso gli strumenti che la Chiesa ci dà sempre per avere uno sguardo di Sapienza Cristiana !!!





Abbiamo ascoltato la Parola di Dio, ed è spontaneo accoglierla, in questa circostanza, ripensando alla figura del Papa Leone XIII e all’eredità che ci ha lasciato

il Sommo Pontefice Leone XIII. Anzitutto, va sottolineato che egli fu uomo di grande fede e di profonda devozione. Questo rimane sempre la base di tutto, per ogni cristiano, compreso il Papa.

Senza la preghiera, cioè senza l’unione interiore con Dio, non possiamo far nulla, come disse chiaramente Gesù ai suoi discepoli durante l’Ultima Cena (cfr Gv 15,5).

un’unica realtà: l’amore di Dio e di Cristo, a cui nulla assolutamente va anteposto. E questa sua prima e principale qualità Vincenzo Gioacchino Pecci la assimilò qui, nel suo Paese natale, dai suoi genitori, dalla sua parrocchia.


Ma vi è anche un secondo aspetto.. Ogni Pastore è chiamato a trasmettere al Popolo di Dio non delle verità astratte, ma una “sapienza”, cioè un messaggio che coniuga fede e vita, verità e realtà concreta

magistero sociale


L’Eucaristia che stiamo celebrando, il Sacramento dell’Amore, ci richiama all’essenziale: la carità, l’amore di Cristo che rinnova gli uomini e il mondo; questo è l’essenziale, e lo vediamo bene, quasi lo percepiamo nelle espressioni di san Paolo nella Lettera a Filemone.