domenica 9 dicembre 2012

Il grande orizzonte dove stare nelle prossime elezioni!




Ci vuole un Ppe, in Italia

www.ilsussidiario.net - 7 dic - L'Italia e l'Europa stanno attraversando un periodo eccezionale della loro storia. Di fronte a questa sfida siamo chiamati ad assumerci la responsabilità di difendere ciò che ci sta a cuore, tornare protagonisti, stando in Europa con la nostra faccia e prendendoci con coraggio la responsabilità di alcune grandi scelte, decisive per il futuro del nostro paese. E' forte l'esigenza di dare all'Europa una nuova impronta e batterci perché essa, che oggi si trova in un momento molto delicato, prenda la giusta direzione. Da questo atteggiamento, sono certo, il nostro paese trarrà enormi benefici. Dopo gli eventi di ieri, la speranza è che il governo del professor Monti possa continuare fino alla naturale scadenza un lavoro di assoluta necessità.La confusione che lo scenario politico italiano sta mostrando in vista delle elezioni, con i tatticismi, le infinite discussioni sulle alleanze e sulla leadership che stanno offuscando le nostre speranze di uscire dalle sabbie mobili della crisi, ci suggerisce che è il momento di tornare a guardarci dentro per ripartire dalle cose in cui crediamo. Il momento storico drammatico ci impone di andare a fondo di quello che siamo e di non ripetere alcuni grandi errori del recente passato. Non dobbiamo perdere di vista gli ideali che fondano la nostra esperienza politica e nei quali credono milioni di cittadini italiani ed europei. Non possiamo permetterci di abbandonare la strada indicata dal Partito popolare europeo.E' giusto continuare a batterci affinché il Partito Popolare Europeo svolga meglio e fino in fondo il suo ruolo, guidando l'Unione europea verso un futuro di responsabilità, solidarietà e sviluppo, senza i quali gran parte dell'opinione pubblica sprofonderà verso un baratro di sfiducia e antieuropeismo. La strada giusta per l'Italia è più Europa. Il metodo migliore per garantire governo e futuro ai nostri cittadini è ricostituire l'unità di coloro che si riconoscono nella casa comune del Partito Popolare europeo senza fughe a sinistra, senza derive populiste e puntando a ridare voce a famiglie, imprese e territori. Dobbiamo lottare con tutte le nostre forze per garantire al nostro paese stabilità e sviluppo in uno dei momenti più difficili della sua storia. La posta in gioco é particolarmente alta e tutti i cittadini europei sono chiamati a prenderne coscienza, per essere finalmente protagonisti di una costruzione, quella europea, che negli ultimi anni è sempre stata fatta sulle loro teste.  Il più grande scoglio da superare è una politica che dimostra di avere timore di tutto, perché piegata alla logica del consenso e dell'esercizio del potere fine a sé stesso, privo di grandi ideali. I cittadini italiani che si riconoscono nel programma del PPE sono la maggioranza. Abbiamo il dovere di non deluderli. Per riuscire in questo intento dobbiamo avere l'atteggiamento di chi affronta ogni situazione cercando di andare a vedere come stanno le cose, al servizio della verità, di cui nessuna parte politica è detentrice. E' un fatto fuori di noi rispetto al quale dobbiamo giocare tutto del nostro patrimonio di conoscenze, di convinzioni, di desideri, di passione per il tentativo di dare al nostro popolo un futuro degno. La politica deve essere un'espressione della persona, lo Stato e le istituzioni devono agire per l'affermazione di ciascuno e non essere un impedimento. Questa condizione sembra mancare nel contesto politico odierno. Se il potere si qualifica come orizzonte ultimo della nostra esperienza politica l'uomo non esiste più. Da tutto questo dobbiamo partire se vogliamo davvero che il nostro Paese, la nostra gente, il nostro popolo, tutto quello che è espressione della nostra storia riescano a ritrovare la percezione del bene comune. Mi auguro che tanti percepiscano queste mie parole come indispensabile assunzione di responsabilità in queste circostanze e come sfida, a cominciare dal Presidente del Consiglio  Mario Monti.


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sabato 8 dicembre 2012

Solennità dell'Immacolata Concezione della beata Vergine Maria, Angelus, 8 dicembre 2012, Benedetto XVI

In questo senso ella è "beata" perché «ha creduto» (Lc 1,45), perché ha avuto una fede salda in Dio.

Solennità dell'Immacolata Concezione della beata Vergine Maria, Angelus, 8 dicembre 2012, Benedetto XVI

SOLENNITÀ DELL'IMMACOLATA CONCEZIONE
DELLA BEATA VERGINE MARIA

BENEDETTO XVI

ANGELUS

Piazza San Pietro
Sabato, 8 dicembre 2012

[Video]

 

Cari fratelli e sorelle!

A tutti voi, buona festa di Maria Immacolata! In questo Anno della fede vorrei sottolineare che Maria è l'Immacolata per un dono gratuito della grazia di Dio, che ha trovato, però, in Lei perfetta disponibilità e collaborazione. In questo senso ella è "beata" perché «ha creduto» (Lc 1,45), perché ha avuto una fede salda in Dio. Maria rappresenta quel «resto di Israele», quella radice santa che i profeti hanno annunciato. In lei trovano accoglienza le promesse dell'antica Alleanza. In Maria la Parola di Dio trova ascolto, ricezione, risposta, trova quel «sì» che le permette di prendere carne e venire ad abitare in mezzo a noi. In Maria l'umanità, la storia si aprono realmente a Dio, accolgono la sua grazia, sono disposte a fare la sua volontà. Maria è espressione genuina della Grazia. Ella rappresenta il nuovo Israele, che le Scritture dell'Antico Testamento descrivono con il simbolo della sposa. E san Paolo riprende questo linguaggio nella Lettera agli Efesini là dove parla del matrimonio e dice che «Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa, purificandola con il lavacro dell'acqua mediante la parola, e per presentare a se stesso la Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata» (5,25-27). I Padri della Chiesa hanno sviluppato questa immagine e così la dottrina dell'Immacolata è nata prima in riferimento alla Chiesa vergine-madre, e successivamente a Maria. Così scrive poeticamente Efrem il Siro: «Come i corpi stessi hanno peccato e muoiono, e la terra, loro madre, è maledetta (cfr Gen 3,17-19), così a causa di questo corpo che è la Chiesa incorruttibile, la sua terra è benedetta fin dall'inizio. Questa terra è il corpo di Maria, tempio nel quale un seme è stato deposto» (Diatessaron 4, 15: SC 121, 102).

La luce che promana dalla figura di Maria ci aiuta anche a comprendere il vero senso del peccato originale. In Maria, infatti, è pienamente viva e operante quella relazione con Dio che il peccato spezza. In lei non c'è alcuna opposizione tra Dio e il suo essere: c'è piena comunione, piena intesa. C'è un «sì» reciproco, di Dio a lei e di lei a Dio. Maria è libera dal peccato perché è tutta di Dio, totalmente espropriata per Lui. E' piena della sua Grazia, del suo Amore.

In conclusione, la dottrina dell'Immacolata Concezione di Maria esprime la certezza di fede che le promesse di Dio si sono realizzate: che la sua alleanza non fallisce, ma ha prodotto una radice santa, da cui è germogliato il Frutto benedetto di tutto l'universo, Gesù, il Salvatore. L'Immacolata sta a dimostrare che la Grazia è capace di suscitare una risposta, che la fedeltà di Dio sa generare una fede vera e buona.

Cari amici, questo pomeriggio, com'è consuetudine, mi recherò in Piazza di Spagna, per l'omaggio a Maria Immacolata. Seguiamo l'esempio della Madre di Dio, perché anche in noi la grazia del Signore trovi risposta in una fede genuina e feconda.

Cari fratelli e sorelle!

A tutti voi, buona festa di Maria Immacolata! In questo Anno della fede vorrei sottolineare che Maria è l'Immacolata per un dono gratuito della grazia di Dio, che ha trovato, però, in Lei perfetta disponibilità e collaborazione. In questo senso ella è "beata" perché «ha creduto» (Lc 1,45), perché ha avuto una fede salda in Dio. Maria rappresenta quel «resto di Israele», quella radice santa che i profeti hanno annunciato. In lei trovano accoglienza le promesse dell'antica Alleanza. In Maria la Parola di Dio trova ascolto, ricezione, risposta, trova quel «sì» che le permette di prendere carne e venire ad abitare in mezzo a noi. In Maria l'umanità, la storia si aprono realmente a Dio, accolgono la sua grazia, sono disposte a fare la sua volontà. Maria è espressione genuina della Grazia. Ella rappresenta il nuovo Israele, che le Scritture dell'Antico Testamento descrivono con il simbolo della sposa. E san Paolo riprende questo linguaggio nella Lettera agli Efesini là dove parla del matrimonio e dice che «Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa, purificandola con il lavacro dell'acqua mediante la parola, e per presentare a se stesso la Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata» (5,25-27). I Padri della Chiesa hanno sviluppato questa immagine e così la dottrina dell'Immacolata è nata prima in riferimento alla Chiesa vergine-madre, e successivamente a Maria. Così scrive poeticamente Efrem il Siro: «Come i corpi stessi hanno peccato e muoiono, e la terra, loro madre, è maledetta (cfr Gen 3,17-19), così a causa di questo corpo che è la Chiesa incorruttibile, la sua terra è benedetta fin dall'inizio. Questa terra è il corpo di Maria, tempio nel quale un seme è stato deposto» (Diatessaron 4, 15: SC 121, 102).

La luce che promana dalla figura di Maria ci aiuta anche a comprendere il vero senso del peccato originale. In Maria, infatti, è pienamente viva e operante quella relazione con Dio che il peccato spezza. In lei non c'è alcuna opposizione tra Dio e il suo essere: c'è piena comunione, piena intesa. C'è un «sì» reciproco, di Dio a lei e di lei a Dio. Maria è libera dal peccato perché è tutta di Dio, totalmente espropriata per Lui. E' piena della sua Grazia, del suo Amore.

In conclusione, la dottrina dell'Immacolata Concezione di Maria esprime la certezza di fede che le promesse di Dio si sono realizzate: che la sua alleanza non fallisce, ma ha prodotto una radice santa, da cui è germogliato il Frutto benedetto di tutto l'universo, Gesù, il Salvatore. L'Immacolata sta a dimostrare che la Grazia è capace di suscitare una risposta, che la fedeltà di Dio sa generare una fede vera e buona.

Cari amici, questo pomeriggio, com'è consuetudine, mi recherò in Piazza di Spagna, per l'omaggio a Maria Immacolata. Seguiamo l'esempio della Madre di Dio, perché anche in noi la grazia del Signore trovi risposta in una fede genuina e feconda.

 


Dopo l'Angelus

Cari fratelli e sorelle,

desidero anzitutto assicurare la mia vicinanza alle popolazioni delle Filippine colpite nei giorni scorsi da un violento uragano. Prego per le vittime, per le loro famiglie e per i numerosi sfollati. La fede e la carità fraterna siano la forza per affrontare questa difficile prova.

En célébrant la solennité de l'Immaculée Conception, chers pèlerins francophones nous fêtons la splendeur du dessein de l'amour de Dieu qui, en Jésus, est né de Marie pour nous sauver du péché. La Vierge s'est remise totalement à celui qui l'a créée. Comme elle, celui qui se tourne vers Dieu trouve la liberté véritable, il devient véritablement lui-même et grand ! Saluons en Marie la beauté et la pureté à laquelle nous sommes tous appelés. Qu'elle nous apprenne à croire en Dieu qui nous dit toujours : « Sois sans crainte ! » Puisse cette fête fortifier notre foi ! Avec ma bénédiction.

I greet all the English-speaking visitors present at this Angelus prayer.  Today, with joyful hearts, we celebrate the Immaculate Conception of the Blessed Virgin Mary. Through her powerful intercession, may the Lord grant us the grace to reject sin and persevere in the grace of baptism.  I wish you a happy feast day and invoke upon you and your families God's abundant blessings!

Herzlich grüße ich die Pilger und Besucher deutscher Sprache. Zum Hochfest der Empfängnis Marias sage ich euch allen ein herzliches „Grüß Gott". Der Herr offenbart uns in Maria, daß er in seinem göttlichen Wirken auf die Mitarbeit seiner Geschöpfe zählt. Maria ist bereit, ihren Teil zur Menschwerdung des Gottessohns beizutragen. „Mir geschehe, wie du es gesagt hast" (Lk 1,38), antwortet sie, als der Engel ihr den Willen Gottes verkündet. Dieser Wille übersteigt die Kraft eines Menschen. Wir können ihm nur folgen, wenn wir uns im Glauben Gott anvertrauen, uns durch die schöpferische Kraft seiner Liebe umwandeln lassen zu neuen Menschen. Die selige Jungfrau Maria soll uns ein Vorbild sein und Fürsprecherin, damit wir den Willen Gottes in unserem Leben erkennen und danach handeln. Euch und euren Familien wünsche ich einen gesegneten Feiertag!

Saludo con afecto a los peregrinos de lengua española que participan en esta oración mariana. Celebramos hoy la Solemnidad de la Virgen Inmaculada, preservada de toda mancha de pecado original. Es una fiesta en la que reconocemos que María Santísima, la toda hermosa, ha sido desde el primer momento de su existencia envuelta por el amor del Padre, colmada por la gracia del Hijo y cubierta con la sombra del Espíritu Santo. Encomiendo a Ella, al tenerla como ejemplo de gracia y modelo de santidad, los anhelos y buenos deseos que infunde en nosotros este tiempo de Adviento. Muchas gracias.

Pozdrawiam wszystkich Polaków. W adwentowym czasie oczekiwania na przyjście Pana towarzyszy nam Maryja niepokalanie poczęta. Sam Bóg zachował Ją od zmazy grzechu i obdarzył pełnią łaski, aby była godnym mieszkaniem Jego Syna. Oddajemy dziś chwałę Tej, która odpowiadając na Boże wezwanie dała doskonały wzór współpracy z Jego łaską. Niech Bóg wam błogosławi!

[Saluto tutti i polacchi. Nel tempo dell'Avvento, in attesa della venuta del Signore, ci accompagna Maria Immacolata. Dio stesso l'ha preservata da ogni macchia di peccato e le ha donato la pienezza della grazia per renderla dimora degna del suo Figlio. Oggi glorifichiamo Colei che, rispondendo alla chiamata di Dio, ha dato un perfetto esempio di cooperazione con la grazia. Dio vi benedica!]

Benedico tutti i soci dell'Azione Cattolica Italiana, che oggi rinnovano la loro adesione e la decisione di rispondere alla chiamata alla santità e alla corresponsabilità con i Pastori nella nuova evangelizzazione. Maria vi sostenga e vi accompagni!

Saluto con affetto i pellegrini di lingua italiana, in particolare  gli aderenti al Movimento Cristiano Lavoratori. Saluto il gruppo di preghiera dell'Istituto Dermopatico dell'Immacolata di Roma, nel giorno della Patrona. Desidero rivolgere l'auspicio che possano trovare soluzione i problemi che affrontano varie Istituzioni sanitarie cattoliche. Buona festa a tutti voi. Grazie!

 

© Copyright 2012 - Libreria Editrice Vaticana

 



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sabato 1 dicembre 2012

Antonio Simone e i lettori del Fatto | Tempi.it

Se il problema non è nel circuito mediatico-giudiziario politicizzato non avremo capito niente di tutti i problemi attuali fomentati da esso.
Bisogna ripartire dalla esperienza della persona che incontra una positività nella vita e la segue in tutta semplicità , con un vero desiderio di felicità . 


Simone: Mi maledicono, ma hanno la sfiga di non credere in Dio

Sono a casa in convalescenza. Dopo l'operazione che, come al solito, "è andata bene ma con problemi collaterali pesanti" (cinque sacche di trasfusioni di sangue), mi ritrovo debilitato e stanco con limitate escursioni fuori di casa. Ci vuole tempo, e tempo sia.

In questo obbligato riposo cazzeggiante, sono andato a cercare qualche articolo che mi riguardasse per iniziare il mio nuovo lavoro che, come avevo detto nell'intervista al Corriere della Sera, è quello di giornalista. Così mi sono imbattuto in alcuni commenti di un articolo del Fatto Quotidiano. Sulla "gazzetta delle procure", che, con il solito sistema di pubblicare tutto ciò che circola nei tribunali, fa guadagnare molti soldi ai proprietari e decide anche chi colpire o cosa tacere, trovo due commenti che mi riguardano. Li trascrivo per far capire il pensiero dei lettori di Travaglio.

«Un povero uomo allo sbando esistenziale. I suoi padrini cattolici l'hanno abbandonato, gli sono rimasti i figli nutriti con i soldi pubblici del malaffare. Questi pargoli vissuti nel privilegio senza averne titolo dovranno penare nella miseria e nella povertà per l'eternità. Dovranno maledire il padre che gli ha dato i natali. Questi personaggi devono sapere che il perdono non gli sarà concesso e nessun attenuante ascritto ai suoi eredi. Vomitevoli umani, ipocriti credenti opportunisti. Cordialmente Pasqui».

Marilena Mafioletti, in risposta a Pasqui
«Non mi pare che sia stato abbandonato, basta leggere gli articoli di Tempi (del suo amico Amicone) per capire la facciatosta di queste persone… altro che sbando esistenziale, questo omuncolo sopravviverà senza alcun rimorso, parla come un perseguitato, ha pregato Giussani chiedendogli aiuto, sepolcri imbiancati, mercanti del Tempio… Purtroppo dio non esiste e non può castigarli veramente!».

Ecco l'esempio dell'ignoranza, frutto delle scelte editoriali del giornale e del livello di fascismo/comunismo violento e castrato di alcuni lettori. Non sanno nulla di quello che dicono e, come se fossero degli affiliati al Ku Klux Klan, non vedono l'ora di bruciarmi, non disdegnando punizioni corporali anche verso i miei eredi. Ma, colmo della sfiga, non credono in Dio e la loro voglia purificatrice si scontra con il desiderio della pena eterna.

Questi cari amici sono figli della mentalità creata dai vari Travaglio. Questa violenza verbale che vorrebbe essere fisica è la produzione più avanzata del moderno fascismo/comunismo creato nel nome della trasparenza. Ovviamente, i maestri di questa nuova visione della società sono quasi tutti i giorni in televisione, su reti pubbliche e private, e appaiono come persone colte e preparate, considerate come dei veri "salvatori della patria".

Così, ormai, è spesso ridotta la vita tra astio e sete di vendetta, tra malafede e castrazione. Intanto, i maestri guadagnano milioni.


Categorie: News
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