venerdì 28 giugno 2013

Francia, si batte contro l'aborto: rischia 2 anni di carcere | Tempi.it

Francia. Cattolico dona a una donna che vuole abortire un paio di scarpine: rischia due anni di carcere

francia-xavier-dor-abortoXavier Dor, presidente dell'associazione cattolica "SOS Tout Petits", che da oltre 20 anni si batte in Francia per la vita contro l'aborto, è comparso ieri in tribunale a Parigi per rispondere dell'accusa di «pressioni morali e psicologiche», fatte regalando un paio di scarpine da neonato a una donna entrata negli uffici di un'associazione femminista per richiedere un'interruzione di gravidanza.

TUTTO PER UN PAIO DI SCARPE. Il dottore è stato denunciato dall'associazione femminista Pianificazione familiare, dall'Ancic, Associazione nazionale dei centri di interruzione di gravidanza e contraccezione, e dal Cadac, Coordinamento delle associazione per il diritto all'aborto e alla contraccezione, che si sono costituiti parti civili. L'uomo di 85 anni è stato accusato di essersi introdotto due volte nei locali dell'associazione femminista per donare un paio di scarpine da neonato a due donne che si apprestavano ad entrare per chiedere un'interruzione di gravidanza. Quest'azione, secondo quanto affermato ieri dall'accusa, è di «una violenza inaudita» e ha comportato «pressioni morali e psicologiche».

COLPEVOLE DI RECITA DEL ROSARIO. L'associazione cattolica "SOS Tout Petits" organizza anche la recita pubblica del rosario in strada, come forma di riparazione e intercessione per i medici abortisti. Il dottor Dor ha dovuto rispondere dell'accusa di aver inscenato una manifestazione, cioè un rosario pubblico, il 2 aprile 2011 davanti all'ospedale Saint Vincent de Paul di Parigi senza autorizzazione. L'uomo può rischiare fino a due anni di carcere e 30 mila euro di multa, l'accusa ieri ha però chiesto "solo" un mese di carcere e 8 mila euro di multa. I giudici si pronunceranno non prima del 16 settembre, un ritardo dovuto all'imminente periodo di vacanza.
@LeoneGrotti


Categorie: Esteri
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domenica 23 giugno 2013

LaChiesa: Liturgia del giorno

Dal Vangelo secondo Luca

Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto». 
Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio».
Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell'uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».
Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà».

Parola del Signore


Meditatio

Cristo vuole sapere che posto ha in me, 
se sia il criterio di ogni pensiero o azione, se sia il punto di consistenza o no.
Non bisogna appiccicare alle circostanze la parola Cristo!
 Ma  è vivendo le circostanze dietro il suo esempio e l'esperienza presente della Chiesa che Cristo si rivela a me e poi agli altri chi Lui sia!

C'è un tempo sempre troppo precoce per dire che sia Lui ma si manifesta e lo vediamo dopo il tempo dell'accettazione della Croce giornaliera seguendolo.

Ecco il limite, ecco la perseveranza che porteranno i frutti di rivelazione. Solo se il chicco muore porta frutto. 
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venerdì 14 giugno 2013

«Il cri- stianesimo infatti è "un avvenimento", è una realtà nuova di vita che è entrata nel mondo e perciò, quando mi afferra, è una esperienza di vita nuova, non nuova solo agli inizi, ma sempre nuova».44  

martedì 11 giugno 2013

Fwd: Lo Straniero - Il blog di Antonio Socci

L'occidente sarà salvato dalla grazia!!

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Inizio messaggio inoltrato:

Da: lo Straniero <antonio.socci.web@gmail.com>
Data: 10 giugno 2013 09:01:17 CEST
A: mpoloni@yahoo.com
Oggetto: Lo Straniero - Il blog di Antonio Socci

giovedì 6 giugno 2013

Eterna è la dottrina della chiesa sullo Spirito del Mondo che è valida sempre!

Eterna è la dottrina della chiesa sullo Spirito del Mondo che è valida sempre!
Ricorda la Menzogna del sistema Posttotalitarista di Vaclav Havel ne " Il Potere dei senza potere" in cui non vi erano più fronti di potere opposti ma posizioni della coscienza in conflitto..

Oggi è questo che poi determina il mantenimento di un automatismo di un regime di vita che pian piano ci schiavizza e ci aliena.


Chiesa > 2013-06-06 10:56:39



Papa Francesco: smascheriamo gli idoli che ci impediscono di amare Dio


Ognuno di noi vive di piccole o grandi idolatrie, ma la strada che porta a Dio passa per un amore esclusivo a Lui, come ci ha insegnato Gesù. Lo ha affermato Papa Francesco nella Messa di questa mattina a Casa Santa Marta. A concelebrare col Papa vi erano tre presuli – l'arcivescovo di Curitiba in Brasile, José Vitti, di Ibiza in Spagna, Juan Segura, e di Sagar in India, Chirayath Anthony. Presenti anche dei collaboratori della Biblioteca Apostolica Vaticana, accompagnati dal viceprefetto Ambrogio Paizzoni, e un gruppo del personale laico dell'Università Lateranense, accompagnati dal prorettore, mons. Patrick Valdrini. Il servizio di Alessandro De Carolis:

Quando lo scriba avvicina Gesù per chiedergli quale sia, secondo Lui, "il primo di tutti i comandamenti" è probabile che la sua intenzione non fosse tanto innocente. Papa Francesco comincia l'omelia valutando il comportamento dell'uomo che, nel racconto evangelico della liturgia odierna, si rivolge a Cristo dando l'impressione di "metterlo alla prova", se non proprio di "farlo cadere nella trappola". E quando – alla citazione biblica di Gesù: "Ascolta, Israele. Il Signore è nostro Dio, è l'unico Signore" – lo scriba replica approvando, il Papa richiama l'attenzione sul commento di Cristo: "Non sei lontano dal Regno di Dio". In sostanza, spiega Papa Francesco, con quel "non sei lontano" Gesù ha voluto dire allo scriba: "Tu sai bene la teoria", ma "ancora ti manca una distanza dal Regno di Dio", cioè devi camminare per trasformare in "realtà questo comandamento", giacché "la confessione di Dio" si fa nel "cammino della vita":

"Non basta dire: 'Ma io credo in Dio, Dio è l'unico Dio'. Va tutto bene, ma come vivi tu questo nella strada della vita? Perché noi possiamo dire: 'Il Signore è l'unico Dio, soltanto, non ce ne è un altro', ma vivere come se Lui non fosse l'unico Dio e avere altre divinità a nostra disposizione… C'è il pericolo dell'idolatria: l'idolatria che è portata a noi con lo spirito del mondo. E Gesù, in questo, era chiaro: lo spirito del mondo, no. E chiede al Padre che ci difenda dallo spirito del mondo, Gesù, nell'ultima cena, perché lo spirito del mondo ci porta all'idolatria".

"L'idolatria – prosegue Papa Francesco – è sottile", tutti "noi abbiamo i nostri idoli nascosti" e "la strada della vita per arrivare, per non essere lontano dal Regno di Dio" comporta lo "scoprire gli idoli nascosti". Un comportamento rintracciabile già nella Bibbia – ricorda il Papa – nell'episodio in cui Rachele, moglie di Giacobbe, finge di non avere con sé gli idoli che invece ha portato via dalla casa di suo padre e nascosto dietro la sua cavalcatura. Anche noi, afferma Papa Francesco, "li abbiamo nascosti in una cavalcatura, nostra… Ma dobbiamo cercarli e dobbiamo distruggerli", perché per seguire Dio l'unica strada è quella di un amore fondato sulla "fedeltà":

"E la fedeltà ci chiede di cacciare via gli idoli, scoprirli: sono nascosti nella nostra personalità, nel nostro modo di vivere. Ma questi idoli nascosti fanno che noi non siamo fedeli nell'amore. L'Apostolo Giacomo, quando dice 'Chi è amico del mondo, è nemico di Dio', incomincia dicendo: 'Adulteri!'. Ci rimprovera, ma con quell'aggettivo: adulteri. Perché? Perché chi è 'amico' del mondo è un idolatra, non è fedele all'amore di Dio! La strada per non essere lontano, per avanzare, per andare avanti nel Regno di Dio, è una strada di fedeltà che assomiglia a quella dell'amore nuziale".

Pur "con le piccole o non tanto piccole idolatrie che abbiamo", com'è possibile – si chiede in conclusione Papa Francesco – non essere fedeli "a un amore tanto grande?". Per farlo, occorre confidare in Cristo, che è "fedeltà piena" e che "ci ama tanto":

"Possiamo chiedere oggi a Gesù: 'Signore, tu sei tanto buono, insegnami questa strada per essere ogni giorno meno lontano dal Regno di Dio, questa strada per cacciare via tutti gli idoli'. E' difficile, ma dobbiamo incominciare… Gli idoli nascosti nelle tante cavalcature, che noi abbiamo nella nostra personalità, nel modo di vivere: cacciare via l'idolo della mondanità, che ci porta a diventare nemici di Dio. Chiediamo questa grazia a Gesù, oggi".


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