sabato 1 dicembre 2012

Antonio Simone e i lettori del Fatto | Tempi.it

Se il problema non è nel circuito mediatico-giudiziario politicizzato non avremo capito niente di tutti i problemi attuali fomentati da esso.
Bisogna ripartire dalla esperienza della persona che incontra una positività nella vita e la segue in tutta semplicità , con un vero desiderio di felicità . 


Simone: Mi maledicono, ma hanno la sfiga di non credere in Dio

Sono a casa in convalescenza. Dopo l'operazione che, come al solito, "è andata bene ma con problemi collaterali pesanti" (cinque sacche di trasfusioni di sangue), mi ritrovo debilitato e stanco con limitate escursioni fuori di casa. Ci vuole tempo, e tempo sia.

In questo obbligato riposo cazzeggiante, sono andato a cercare qualche articolo che mi riguardasse per iniziare il mio nuovo lavoro che, come avevo detto nell'intervista al Corriere della Sera, è quello di giornalista. Così mi sono imbattuto in alcuni commenti di un articolo del Fatto Quotidiano. Sulla "gazzetta delle procure", che, con il solito sistema di pubblicare tutto ciò che circola nei tribunali, fa guadagnare molti soldi ai proprietari e decide anche chi colpire o cosa tacere, trovo due commenti che mi riguardano. Li trascrivo per far capire il pensiero dei lettori di Travaglio.

«Un povero uomo allo sbando esistenziale. I suoi padrini cattolici l'hanno abbandonato, gli sono rimasti i figli nutriti con i soldi pubblici del malaffare. Questi pargoli vissuti nel privilegio senza averne titolo dovranno penare nella miseria e nella povertà per l'eternità. Dovranno maledire il padre che gli ha dato i natali. Questi personaggi devono sapere che il perdono non gli sarà concesso e nessun attenuante ascritto ai suoi eredi. Vomitevoli umani, ipocriti credenti opportunisti. Cordialmente Pasqui».

Marilena Mafioletti, in risposta a Pasqui
«Non mi pare che sia stato abbandonato, basta leggere gli articoli di Tempi (del suo amico Amicone) per capire la facciatosta di queste persone… altro che sbando esistenziale, questo omuncolo sopravviverà senza alcun rimorso, parla come un perseguitato, ha pregato Giussani chiedendogli aiuto, sepolcri imbiancati, mercanti del Tempio… Purtroppo dio non esiste e non può castigarli veramente!».

Ecco l'esempio dell'ignoranza, frutto delle scelte editoriali del giornale e del livello di fascismo/comunismo violento e castrato di alcuni lettori. Non sanno nulla di quello che dicono e, come se fossero degli affiliati al Ku Klux Klan, non vedono l'ora di bruciarmi, non disdegnando punizioni corporali anche verso i miei eredi. Ma, colmo della sfiga, non credono in Dio e la loro voglia purificatrice si scontra con il desiderio della pena eterna.

Questi cari amici sono figli della mentalità creata dai vari Travaglio. Questa violenza verbale che vorrebbe essere fisica è la produzione più avanzata del moderno fascismo/comunismo creato nel nome della trasparenza. Ovviamente, i maestri di questa nuova visione della società sono quasi tutti i giorni in televisione, su reti pubbliche e private, e appaiono come persone colte e preparate, considerate come dei veri "salvatori della patria".

Così, ormai, è spesso ridotta la vita tra astio e sete di vendetta, tra malafede e castrazione. Intanto, i maestri guadagnano milioni.


Categorie: News
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