sabato 19 febbraio 2011

Formigoni ed un futuro PPE

Così Formigoni risponde sul Sussidiario.net (18/2/11) circa gli orizzonti ultimi di una politica con un respiro Europeo..

La sua proposta di realizzare la “sezione italiana del Ppe” è ancora valida?

Assolutamente sì, sto continuando a lavorarci con vari esponenti del Pdl, tra cui Alfano, Fitto, Saverio Romano e molti altri. Non solo, il nostro partito ha preso l’iniziativa di formare una fondazione per il Partito Popolare Europeo, proprio perché ha intuito la bontà della proposta. È assurdo, a mio parere, che partiti che siedono insieme a Strasburgo siano divisi in Italia. Certo, non possiamo nasconderci che sarà un lavoro lungo e doloroso perché la separazione e la contrapposizione è nata su precise responsabilità. Sono però convinto che il futuro del bipolarismo italiano vedrà da una parte i partiti che si riconoscono nel Ppe (alleati con un partito territoriale come la Lega Nord, che non è affatto lontana dalla cultura del popolarismo europeo) e dall’altra, me lo auguro, una moderna socialdemocrazia con la messa al bando dei giustizialisti e degli estremisti.

I più sono però convinti che quando verrà a mancare il collante di Berlusconi il centrodestra rischierà l’implosione...

Guardi, le nostre idee non moriranno mai. I nostri ideali sono quelli del Partito Popolare Europeo: la persona, la famiglia, la libertà, la sussidiarietà, il lavoro, l’impresa. Non solo, anche la forma del Pdl potrà continuare ad andare avanti, a patto che ognuno di noi sappia essere generoso e che non prevalgano personalismi e invidie.