domenica 23 giugno 2013

LaChiesa: Liturgia del giorno

Dal Vangelo secondo Luca

Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto». 
Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio».
Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell'uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».
Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà».

Parola del Signore


Meditatio

Cristo vuole sapere che posto ha in me, 
se sia il criterio di ogni pensiero o azione, se sia il punto di consistenza o no.
Non bisogna appiccicare alle circostanze la parola Cristo!
 Ma  è vivendo le circostanze dietro il suo esempio e l'esperienza presente della Chiesa che Cristo si rivela a me e poi agli altri chi Lui sia!

C'è un tempo sempre troppo precoce per dire che sia Lui ma si manifesta e lo vediamo dopo il tempo dell'accettazione della Croce giornaliera seguendolo.

Ecco il limite, ecco la perseveranza che porteranno i frutti di rivelazione. Solo se il chicco muore porta frutto. 
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